FRANCO BAGUTTI
FONDATORE DELL’OMONIMA ORCHESTRA, RICONOSCIUTA TRA LE
Una passione lunga una vita, le note che accarezzano il tempo, il linguaggio universale della grande musica italiana da ballo, la visione di un uomo che strizza l’occhio alla creatività e di un artista che ha posato il talento sui sogni per compiere un percorso capolavoro, tra vita e palcoscenico. Franco Bagutti è il fondatore dell’omonima orchestra, riconosciuta tra le formazioni maggiormente innovative nel panorama musicale italiano.
Franco è sempre stato attratto dal fascino del pentagramma. Quando a 16 anni ha superato la soglia del Conservatorio Nicolini di Piacenza ha compreso ben presto che c’era qualcosa che gli andava stretto nella pur accogliente e amata cittadina emiliana. Dopo gli studi di contrabbasso e pianoforte sceglie l’estero col maestro Russato, suo insegnante e primo contrabbasso dell’Orchestra del Teatro alla Scala. Alla fine degli anni ‘60 ecco l’addio al repertorio classico e l’innamoramento per la musica leggera. Franco Bagutti fa il suo ingresso, quindi, nel complesso guidato dal maestro Vitali, con cui si esibisce in diversi Paesi europei con tappe anche in Oriente. Era solo un ragazzo con le sue aspettative, la voglia di vivere e un fedele basso, quando si imbarca sulle navi da crociera come musicista a contratto. In questi frangenti, nei sui viaggi, Bagutti accumula esperienza, capisce cosa significhi “fare la gavetta”, e una volta tornato in Italia decide di creare un suo gruppo musicale. Siamo nei primi anni ‘70. Vista l’affermazione crescente della musica da ballo, Franco inizia la trasformazione della band, e nel 1975 fonda a Piacenza l’Orchestra Franco Bagutti, formazione destinata a rivoluzionare a fondo il settore della musica da ballo italiana personalizzando le modalità di esecuzione, le velocità dei ritmi dei generi standard da ballo, oltre alla valorizzazione dei brani cantati. E’ giusto ricordare che fino a quel momento regnavano su tutto il contesto scenico gli strumenti “totem”: fisarmonica e sax. Parallelamente al cammino della sua formazione musicale, Franco indossa i panni di editore, impresario, talent-scout, e intanto l’Orchestra produce successi a ripetizione. Nel 1986 nascono le Edizioni Musicali Bagutti (leader nel proprio settore) e, a seguire, un’attivissima agenzia di spettacolo e una seconda etichetta editoriale-discografica, la Bagart Edizioni Musicali. La Televisione è stata per un certo tempo compagna di strada di Franco Bagutti. Negli anni 2000 si ricorda la sua partecipazione fissa, per ben due stagioni, a “Buona Domenica” su Canale 5, ma anche la presenza per undici puntate a “Un Circo per l’Estate” (Rete 4), interventi al Maurizio Costanzo Show, “Ci vediamo in TV”, “Italia in musica”, “Musica Maestro”, “Ballo, amore e fantasia”, e a “Striscia la notizia” nella puntata di Natale 2016. Il 2006 segna un altro grande passo sulle “carte nautiche” del professionista Franco Bagutti: l’album “Eravamo in 19” con il brano omonimo, dedicato alle vittime di Nassiriya, vende 200mila copie permettendo all’Orchestra Italiana Bagutti di ricevere dalle più alte cariche dello Stato il “Premio Bravo”, istituito dal Centro Studi Difesa e Sicurezza.
Sempre nel 2006, più precisamente il 28 novembre, un altro importante momento: si è celebrato il 35° anniversario di fondazione dell’Orchestra Italiana Bagutti, con uno spettacolo sul quale si sono accesi i riflettori di TV e giornali nazionali. Ci sono tappe nella carriera e nella vita di un uomo di spettacolo che esaltano e caratterizzano il suo percorso, ebbene, il passaggio di testimone tra Franco e il figlio Gianmarco è certamente una di quelle. Parliamo del 17 maggio 2011 quando, con uno spettacolo davvero irripetibile, si festeggiavano al Palabanca di Piacenza i 40 anni di attività dell’Orchestra Italiana Bagutti. Tutto preparato con cura e meticolosità: un immenso palco, una straordinaria e imponente struttura, le splendide scenografie. Un risultato indimenticabile per chi ama il marchio “Bagutti”, frutto del grande lavoro e della regia di Gianmarco, appunto, che già da anni collaborava al fianco di papà Franco, e che per l’occasione non aveva davvero risparmiato in termini di estro e fantasia. Inizialmente celata da un prezioso sipario in oro, la grande orchestra, in scena con un organico di trenta musicisti, compresa una sezione archi e fiati, ha saputo accompagnare gli spettatori in un magico girotondo nel tempo, ricordando alcuni tra i più significativi successi dell’Orchestra. Ed è stato proprio durante il concerto che è avvenuto ufficialmente il “passaggio del testimone”. Un momento emotivamente toccante che ha spalancato nuovi orizzonti sulle fortune dell’Orchestra Italiana Bagutti. Quella che poteva sembrare una meditata scelta di vita dopo i tanti anni di frenetica attività si è rivelata solo una pausa momentanea quanto meritata in cui Franco, oltre a ritagliarsi spazi più ampi per le sue passioni (ciclismo e tennis), si è dedicato all’attività della sua Agenzia Teatrale Bagutti e alla gestione di locali da ballo e discoteche. Ma da spirito vulcanico qual è, con una sorpresa spiazzante ha scombussolato le carte del destino. E così, nel 2019, con il richiamo del palco divenuto irresistibile e il desiderio mai svanito di rimanere a contatto con il suo pubblico, ha fondato un suo nuovo gruppo, la Franco Bagutti Band, scegliendo giovani e preparati musicisti per affrontare una nuova avventura.







Franco e la giovinezza stampata nel profondo dell’anima, il mattatore e l’imprenditore di sé stesso, un artista illuminato che, al di là dei trionfi personali, è riuscito a continuare a coltivare la passione più grande della sua vita, la sua musica, una carezzevole colonna sonora che ha unito generazioni di appassionati, dalla fine degli Sessanta ad oggi.