BANCA DI PIACENZA
SEMINA E RACCOGLI
Il problema di Piacenza è di trattenere nel nostro territorio le risorse che il territorio produce. Piacenza soffre da secoli di spoliazioni, dalle statue di Veleja a tutta la quadreria farnesiana. Ma, ancora nel secondo dopoguerra, i suoi cittadini erano ai primi posti nella famosa statistica di Tagliacarne sul reddito delle singoleprovince. Oggi, siamo molto più indietro (al trentesimo posto circa, secondo gli anni) proprio perché abbiamo subito una perdita grande e molte aziende, specie fra le maggiori, non sono più di proprietà piacentina, con tutto quello che ne consegue non solo sul piano dell’indotto ma anche e soprattutto del personale impiegato. La Banca di Piacenza è oggi la maggior azienda, per personale che occupa, con sede legale e operativa nel Piacentino. È questa la strada sulla quale bisogna insistere perché Piacenza ha oggi molte opportunità che non sono a sufficienza sfruttate. Non abbiamo bisogno di alleanze né con Parma né con altri. Abbiamo bisogno, solo, di valorizzare le iniziative di Piacenza ed i cui utili rimangano a Piacenza. Il nostro Istituto di credito – proprio perché unica banca locale rimasta – è stata in questi anni sempre vicina alle iniziative imprenditoriali del territorio di insediamento investendo risorse importanti, nella convinzione che se cresce il territorio anche la Banca cresce. E il sostegno a famiglie e imprese è stato ancora più marcato durante l’emergenza pandemica: lo scorso anno il nostro Istituto ha concesso appunto a famiglie e imprese 400 milioni di euro di finanziamenti per migliaia e migliaia di pratiche, sotto forma di moratorie sui mutui, anticipo cassa integrazione e finanziamenti liquidità. Azioni concrete, a dimostrare che quando serve, la Banca di Piacenza c’è.
UN PO’ DI STORIA
La Banca di Piacenza è fondata il 23 giugno 1936 con primi uffici a Palazzo Galli, allora sede del Consorzio agrario. Aprono le prime filiali (Borgonovo, Gropparello, Pianello, poi Carpaneto e Pontedellolio, che proprio quest’anno festeggiano il 75° dalla fondazione) e nel 1953 vengono ultimati i lavori della sede centrale di via Mazzini nel Palazzo Barattieri, acquistato alla fine degli anni Quaranta. Nel giugno del 1956 s’inaugura la prima Agenzia in città, a Barriera Genova. La Banca progressivamente si sviluppa, una crescita accompagnata da nuove aperture di Filiali e Agenzie, a garantire una copertura territoriale che va incontro alle esigenze dei clienti, sempre più numerosi. Nel 1997 la Banca acquista Palazzo Galli con lo scopo di ristrutturarlo e di farne un punto di riferimento culturale a disposizione anche della comunità.
LA BANCA OGGI
Da 85 anni la Banca presenta bilanci in utile. Così pure, è sempre stato distribuito il dividendo ai soci (tranne nell’anno della pandemia, su indicazione della Banca d’Italia; il dividendo 2019 è stato comunque pagato a maggio del 2021, con grande adesione all’opzione di avere azioni anziché l’accredito in conto corrente delle somme spettanti, che ha portato alla sottoscrizione di 75.000 azioni della Banca in 40 giorni; nell’ottobre del 2021 l’Assemblea straordinaria della Banca ha poi deliberato il pagamento del dividendo 2020). Le prospettive per il nuovo anno, nonostante la perdurante situazione economica, sono positive e l’andamento di questi mesi conferma la redditività della Banca, già del resto acclarata dall’andamento positivo del primo semestre 2021, che ha fatto registrare un utile netto al 30 giugno di quasi 8 milioni di euro, in aumento del 71,3% rispetto al 30 giugno dello scorso anno. Appieno confermata la solidità patrimoniale dell’unica banca territoriale rimasta nella nostra provincia, con un Cet 1 ratio pari a 18,7% e con un livello di capitale che piazza la Banca ai livelli più alti del sistema bancario italiano e, comunque, notevolmente più alto di quello delle grosse banche.
CULTURA E SPORT
Quanto la Banca fa per il territorio di appartenenza, valorizzandone le caratteristiche e gli aspetti storico- artistici, non ha mai subito rallentamenti, nemmeno con l’emergenza pandemica. Raddoppiando gli sforzi organizzativi, l’Istituto di credito locale è riuscito, nel 2020, a far diventare Piacenza protagonista a livello nazionale (così come era accaduto con la Salita al Pordenone del 2018, che mantiene la sua grande attrattiva ogni volta che viene riproposta) grazie all’Ostensionedell’Ecce Homo. Ogni anno la Banca organizza eventi che sono diventati tradizione: il premio Solidarietà per la Vita “Santa Maria del Monte”, giunto quest’anno alla 31ª edizione, i concerti di Natale e Pasqua (35ª edizione), l’Autunno culturale a Palazzo Galli. E per il 2022-2023 è in programma un grande evento, con già oltre cento manifestazioni programmate, in occasione dei 500 anni dalla posa della prima pietra della Basilica di Santa Maria di Campagna. Costante l’attenzione al mondo giovanile, con i progetti indirizzati agli studenti (Premio Battaglia e Premio al merito) e il sostegno alla scuola elementare paritaria Sant’Orsola, che ha avviato nell’autunno 2021 anche la scuola media. Stessa attenzione anche al mondo dello sport, settore nel quale spicca la conferma del supporto alla Blue Energy Volley, protagonista del campionato di Superlega. La Banca ha sostenuto, sempre come partner organizzativo, anche il Piacenza Calcio, società rinnovata che punta sui giovani.



