LODIGIANI
CONCESSIONARI PER PIACENZA E PAVIA
Lodigiani Tarcisio ha incominciato a lavorare all’età di 14 anni a Piacenza dove si recava in bicicletta presso una ditta che portava il nome di “Orio”, poi presso la ditta “Toscani” in qualità di “garzone” come si usava dire allora. All’età di 18 anni cominciò a lavorare in proprio in una stanza a pianterreno a Sant’Antonio con la lavorazione di biciclette.
Nato nel 1900, a 18 anni non aveva da aggiustare che biciclette poiché le autovetture erano rarissime e solo patrimonio di ricchissimi, tanto che si andava sulla strada Romea per vederle passare! Si mettevano in moto azionando una manovella davanti alla vettura prima di salire a bordo. Tarcisio andò poi al servizio militare. Tempi brutti e turbolenti: nel 1918, il 4 novembre, finì la Prima Guerra Mondiale. L’Italia era in subbuglio: la caduta del Governo Giolitti, la Marcia su Roma, l’avvento del Fascismo. Tarcisio, tornato a casa, riprese il suo lavoro con le biciclette, stavolta con qualche aiutante. Lasciò la stanza a pianterreno e si trasferì in un locale più ampio,
adeguato all’aumento del lavoro. Aveva alle dipendenze un ottimo operaio: Silvio Lodigiani, che rimase con lui fino alla pensione.
Un altro bravo operaio era Antonio Zucca, che rimase a lavorare con Tarcisio fino a che anch’egli si “mise in proprio”. Il nuovo laboratorio di Tarcisio era davanti alla Chiesa dove oggi c’è un bar. Ci fu poi l’unione di 2 soci, Lodigiani e Romersi (tornitore): società poco proficua, tant’è che presto Tarcisio rimase solo con diversi operai, forse 4 o 5, poiché dalle biciclette si passò alla lavorazione delle automobili.
Aumento di lavoro, aumento del numero di operai e quindi anche cambiamento di locale. Venne acquistato l’edificio delle vecchie scuole, che è la sede attuale: le aule a pianterreno furono adibite alla lavorazione delle autovetture mentre il primo piano conteneva 2 piccoli appartamenti abitati dai coniugi. Questa sede in cui si vendono le automobili aveva anche un cortile, che prima serviva per gli scolari.



